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Benvenuto @Pita e in bocca al lupo per il tuo progetto! 😊
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Benvenuta @Vanilla1995 e congratulazioni per questo grande traguardo!
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Benvenuta @VivianDoe, sei nel posto giusto! 😊
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Benvenuto @Francesco05! E complimenti per la tua intenzione di voler muovere i primi passi nell'affascinante mondo dell'editoria 😊
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Rileggendomi mi sono accorta che ho ripetuto "per quanto riguarda" giusto quelle 450 volte, che fastidio 🙈 ecco il risultato di scrivere di getto dal cellulare senza ricontrollare!
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Ciao a tutti! Ho pubblicato due libri con questa CE: nel 2015 un racconto per bambini e ragazzi in stile Piccoli Brividi e, nel 2016, una raccolta di racconti a tinte nere. La mia esperienza con loro è stata ottima: è una casa editrice seria e professionale, aperta ad accogliere moltissimi generi diversi tra loro. Per quanto riguarda la questione e-book/cartacei, la Panesi Edizioni nasce come CE digitale, quindi la maggior parte dei libri da loro pubblicati è solo in versione e-book. Per quanto riguarda la mia esperienza con loro, il primo libro è stato pubblicato digitalmente e, dopo qualche tempo (probabilmente anche per il target di riferimento) ne hanno stampate diverse copie. Il secondo libro, invece, è stato pubblicato solo in versione e-book. Per quanto riguarda eventi e promozioni sono attivissimi e si impegnano molto a tal proposito, soprattutto nella zona della CE (levante ligure) ma anche altrove. Spero di avervi aiutato! 😊
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Benvenuta @MarieInsane! Anche io sono curiosa di leggerti 😊
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E se il fine giustificasse il mezzo? (provocazione sull'editoria a pagamento)
Manuela Raciti ha risposto a fkafka nella sezione Varie ed eventuali
Per rispondere al quesito di @fkafka: sono nell'ambiente editoriale da qualche tempo, inizialmente come scrittrice e dopo come editor e correttrice. La domanda che hai fatto non è sciocca: personalmente sono contraria all'editoria a pagamento perché credo che un editore abbia il dovere di pubblicare esclusivamente i libri che lo colpiscono e che ritiene abbiano un potenziale effettivo. Pagando, si rischia di incappare in CE non interessate alla qualità del prodotto... un po' alla 'ndo cojo cojo! Personalmente ho visto più cura (per il contenuto, la forma e la correzione orto sintattica) in alcune piccolissime case editrici free che in altre a pagamento. Poi, ovviamente, esiste l'altro lato della medaglia: le CE gratuite e piccole sono, solitamente, non molto ricche. Quindi, con tutta l'attenzione che possono rivolgere all'autore e con tutti gli eventi che possono organizzare per promuoverlo, è difficile che riescano a raggiungere livelli di sponsorizzazione (e quindi vendite) elevati. Una soluzione potrebbe essere quella di investire i soldi, piuttosto, in un'agenzia letteraria che possa aiutarti a raggiungere editori normalmente inarrivabili. Ovviamente all'agenzia è consigliabile consegnare un prodotto già revisionato e corretto, piuttosto che un libro interessante che però necessita ancora una ripulitura generale. -
Benvenuto @alfy9102! Sono sicura che qui ti troverai bene 😊
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Ciao @liut766! Anche io sono una nuova iscritta 😊 Benvenuto e buona permanenza!
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Grazie @flambar! 😊
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Ciao @Ippolita2018, grazie per l'accoglienza! 😊
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Ciao @Talia, ti ringrazio per le tue parole e per il tuo invito! Ho fatto, con piacere, un salto nella sezione che mi hai indicato e, dopo aver trovato un racconto breve che mi è piaciuto molto, l'ho commentato per condividere la mia opinione e le mie impressioni. Poi pubblicherò anche qualcosa di mio!
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Ciao @Superfrancy! Il tuo è il primo racconto che commento su questo forum. L'ho scelto tra tanti perché il titolo mi è sembrato evocativo e la lettura non ha deluso le mie aspettative. La prima parola che mi viene in mente, se devo esprimere lo stato d'animo che mi pervade leggendo il tuo racconto, è angoscia. E posso assicurarti che è un complimento: anche se ora mi dedico più volentieri a romanzi leggeri, per moltissimi anni sono stata una lettrice instancabile e appassionata di Stephen King e autori simili. Quindi, angoscia e tormento, erano il mio pane quotidiano. Me lo sono immaginata, Olly, e l'ho visto, non so perché, sovrappeso e infilato in un bizzarro costume da clown che non lo rappresenta più. Nel cuore gli è rimasto il ricordo di quello che era, dei tempi sereni sul palco e con Jenny. Ora, però, è arrivato per lui il momento di calare per l'ultima volta la scena, in modo silenzioso e discreto: il suicidio rappresenta l'unico modo di abbandonarsi alla pace, lasciandosi dietro i fantasmi che tanto lo hanno tormentato. I due operai sembrano seguire il flusso drammatico che permea il racconto: dapprima nervosi e desiderosi di terminare in fretta il loro incarico, diventano, in un secondo momento tranquilli, quasi mossi da una forza più grande di loro. Brava e continua a scrivere!
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@RobinK 😂 Grazie per l'accoglienza e per l'augurio!