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Ricevuto risposta negativa a poco meno di quattro mesi dall'invio. Quindi rispondono, ed esattamente secondo i tempi indicati (a me erano stati pronosticato proprio 3-4 mesi).
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@Lulu90 studia con attenzione il loro catalogo: lì puoi scoprire se sono più o meno aperti a un certo tipo di contaminazioni. Sulla pagina di invio manoscritti non mi pare vengano indicati particolari pregiudizi. Io ho inviato loro un manoscritto tempo fa, ma non ho mai ricevuto alcun riscontro.
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A me hanno risposto a nemmeno un mese dall'invio. Non occorre specificare con che esito. Non credo abbiano letto il manoscritto in così poco tempo, ma sono stati lo stesso molto rapidi e gentili.
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@Lizina credo che funzioni così come immagini tu: ci sono senz'altro collane che hanno bisogno di essere rimpolpate, permettendo una velocizzazione delle valutazioni, e altre che magari si ritrovano col piano editoriale saturo. Senza contare che Delos ha i suoi autori "ricorrenti", che pubblicano spesso saghe (a qualsiasi genere esse appartengano) suddivise in numerosi capitoli, e credo che molta della precedenza, nel piano editoriale, venga data a loro. Se consulti con attenzione il loro (vasto) catalogo ti fai un'idea abbastanza chiara al riguardo.
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Se stai rispondendo al mio post, non so che dirti. Entrambe le volte ho ricevuto mail dalla stessa collana (bus stop), sebbene si trattasse una volta di fantascienza e l'altra di horror e nonostante la lunghezza dei due manoscritti, da quanto ho capito, non fosse adatta a quel tipo di uscite: credo che col marchio "bus stop" pubblichino storie relativamente brevi, da leggere appunto "mentre aspetti l'autobus", almeno così l'ho intesa. Io non avevo indicato alcuna collana in particolare, solo i generi di appartenenza, allegando le rispettive sinossi. Hanno deciso non so bene come di affidarle a quel particolare curatore. La mail di rifiuto è identica ad alcune ricevute da altri utenti WD nel corso degli anni, solo in apparenza personalizzata.
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Ho inviato loro due manoscritti. La prima volta ho ricevuto la conferma di ricezione a distanza di una decina di giorni circa, con la promessa che avrei avuto notizie sull'esito, di cui, di fatto, non ho mai saputo nulla. La seconda volta mi sono beccato direttamente il rifiuto, senza aver mai ricevuto notifica di avvenuta ricezione.
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A differenza di altri editori, Alcheringa apre periodiche finestre di ricezione. Quindi devi solo tenere d'occhio il sito per vedere quando ripartiranno le selezioni (o seguire questo topic, visto che c'è sempre chi avvisa appena ha notizie al riguardo).
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Tralasciando naturalmente le tue situazioni personali, potresti specificare quali scelte da parte dell'editore ti hanno indotta a recedere? Per "prima della pubblicazione" cosa intendi? Il tuo romanzo era già prossimo all'uscita?
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Anch'io ho ricevuto risposta negativa pochi giorni fa, a due mesi esatti dall'invio. Rispondono e lo fanno con cortesia e apprezzabile rapidità.
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Tempi così veloci di (tacito) "rifiuto", in una situazione di grande lavoro per voi, inducono a pensare che per la "scrematura" vi basiate su una lettura parziale del testo o anche solo sulla valutazione della sinossi. È così?
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Leggo di diverse proposte di pubblicazione, ma non di rifiuti. Significa che in caso di mancato interessamento non si fanno/non vi fate (visto che la CE interviene nel forum, mi rivolgo anche a loro) sentire?
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Una versione ridotta di più della metà è a tutti gli effetti un'opera diversa. Gli hai in pratica chiesto di valutare due manoscritti distinti, sempre che il tuo appunto sia stato preso in considerazione e trasmesso al comitato di lettura o a chi si è occupato del testo. A parte ciò, è vero, non sembra che per l'invio manoscritti sia presente la discriminante della lunghezza. Ciò non toglie, però, che usino anche questo parametro con romanzi che magari sono meritevoli ma che, in fase di correzione ed editing, comporterebbero un costo eccessivo che una piccola CE non può permettersi. Per non parlare poi dell'eventuale stampa.
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@Edison ne deduco che tra non molto dovrebbe arrivare la risposta anche al mio manoscritto, inviato il 1 ottobre come il tuo. Posso chiederti che genere hai proposto?
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Neanche a me hanno dato una spiegazione per il rifiuto, ma ne ho comunque immaginata una senza troppa fatica, anzi due, considerando l'eventualità non certo remota che il mio romanzo non abbia riscontrato il loro favore sotto il mero aspetto della qualità. In sostanza, la spiegazione che mi sono dato è che, quanto a genere e tema, non rientrasse appieno nella loro linea editoriale, cosa che avevo messo in conto sin da subito, sebbene la sinossi da loro preselezionata fosse abbastanza dettagliata ed esplicita al riguardo e che quindi sapessero benissimo cosa aspettarsi prima di richiedermi il manoscritto completo. Anche il mio romanzo era lunghetto, e non escludo che si siano limitati a legggerne un numero di pagine sufficiente a offrire un quadro preciso di quale direzione avrebbe preso di lì in poi la storia. Ripeto, comunque, cordiali e soprattutto veloci ben oltre le aspettative.
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Intendevo se fosse assicurata la pubblicazione entro e non oltre una certa decorrenza (per esempio sei mesi, o un anno dal momento della firma). In quel caso, una bella raccomandata e "amici" come prima. Per quanto mi riguarda, dopo una deludentissima e sconcertante prima esperienza, ho firmato per un secondo romanzo con un'altra casa editrice, ma quando le cose hanno iniziato a non quadrare troppo, davanti alla prospettiva di una pubblicazione dagli esiti incerti, ho preferito annullare il contratto senza predere altro tempo prezioso e rischiare di tenermi il frutto delle mie fatiche nel cassetto. Come dice @dfense, meglio non pubblicare affatto che rischiare di bruciare il lavoro di mesi o addirittura anni. Il tuo libro per fortuna è ancora virtualmente inedito e avrai la possibilità di sottoporlo a qualcuno che abbia voglia di pubblicarlo sul serio. Detto ciò, non credo che con me si faranno mai sentire, ma in quel caso terrò sicuramente conto della tua esperienza.