

cheguevara
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- Compleanno 06/05/1944
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oltre a leggere e scrivere libri, sto in famiglia, coltivo un piccolo orto e mi occupo del mio cane
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Se fossi l'amministratore o proprietario del WD?
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L'affidabilità. Con tutti i pesi annessi e connessi. ADDIO AL GIOCO! (ormai nessuno mi rimprovererà per le maiuscole).
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I punti oscuri dell'Editoria: quali secondo voi quelli più in ombra?
cheguevara ha risposto a Niko nella sezione Varie ed eventuali
Senz'altro: Pantha rei. E, come si dice nella tua Napoli, nel cui cuore (Pallonetto di Santa Lucia) ho vissuto per un anno: Chi nun tene curaggio, nun se cocca c'he ffemmene belle! -
I punti oscuri dell'Editoria: quali secondo voi quelli più in ombra?
cheguevara ha risposto a Niko nella sezione Varie ed eventuali
Capisco. Ma, senza volermi arroccare sui bastioni, anche perché ben lungi da essere il re del castello, mi viene da replicare che non sempre cambiamento significhi miglioramento. Anche se del cambiamento non si può che prendere atto. -
I punti oscuri dell'Editoria: quali secondo voi quelli più in ombra?
cheguevara ha risposto a Niko nella sezione Varie ed eventuali
Non posso essere io a risponderti perché non è mia l'affermazione. Comunque penso che, come spesso accade, la verità stia a mezza strada. Un editore serio, che magari rischia l'osso del collo per tenere in piedi la sua piccola azienda, è normale che sia infastidito da una concorrenza (parlo delle varie piattaforme) che incassa per un servizio reso, senza rischiare un tubo. Magari non sarà concorrenza sleale, ma mi concederai che non è piacevole averci a che fare. -
I punti oscuri dell'Editoria: quali secondo voi quelli più in ombra?
cheguevara ha risposto a Niko nella sezione Varie ed eventuali
Da quello che ho letto qui sul WD, molte sono le CE che non solo non organizzano promozioni, ma chiedono all'autore di organizzarle e di caricarsene il costo. Detto questo, riferendomi alla spesa di migliaia di Euro che menzioni per un autore che voglia seriamente fare self-publishing, posso essere d'accordo, ma mi chiedo, e ti chiedo: quanti sono gli autori che abbracciano questa modalità per intima convinzione e quanti, invece, quelli che lo fanno perché rifiutati dalle CE o perché l'unica cosa che interessa è vedere (e mostrare) il proprio nome sulla copertina di un libro? Temo che la seconda categoria ne ospiti una larga fetta ma, come sempre e come tutti, posso essere in errore. -
I punti oscuri dell'Editoria: quali secondo voi quelli più in ombra?
cheguevara ha risposto a Niko nella sezione Varie ed eventuali
Mi pare che la discussione si sia spostata su un argomento già ampiamente dibattuto: self-publishing sì o no? Provo a dare il mio contributo. Premetto che non ho esperienza diretta in materia di autopubblicazione, perché le mie poche cose sono state pubblicate o in attesa di pubblicazione con CE free e non ho speso un centesimo né direttamente, né indirettamente. Da quello che leggo, però, mi sono fatta un'opinione che, come tutte le opinioni, può essere giusta o sbagliata. Credo che per chi sia intenzionato a spendere quattrini in editing, pareri e valutazioni di vario tipo, con l'obiettivo finale di riuscire ad essere pubblicato da una piccola CE - che poi chiederà all'autore anche l'impegno a sbattersi personalmente in promozioni e vendite - il self-publishing rappresenti un vantaggio sotto il profilo economico. Infatti la spesa in termini di denaro e di tempo sarà più o meno la stessa, ma il ricavo sulle vendite senz'altro più gratificante. Sotto il profilo generale, mancando a monte qualsiasi forma di selezione, l'autopubblicazione contribuisce a riversare sul mercato una massa di scritti tra cui le schifezze non possono che abbondare, col risultato che chi, tra i lettori, si sia imbattuto in opere illeggibili, difficilmente ripeterà l'esperienza, e gli autori validi che hanno scelto di autopubblicarsi ne risulteranno danneggiati. Personalmente preferisco la pubblicazione da una CE piccola e magari seria ed onesta, che faccia selezione e si sforzi di promuovere, per quanto possibile, i propri autori: non se ne trovano molte in questo mercato che assomiglia ogni giorno di più a quello delle vacche, ma esistono e bisogna saperle cercare. Ognuno fa le sue scelte in base alle proprie preferenze ed esperienze: l'importante è sapere a cosa si va incontro. -
Scusate tanto, ma io sono svizzero?
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Non mi piacciono i social, anche se sono stato quasi obbligato ad iscrivermi a qualcuno di essi, che però non frequento. Sono su Costruttori di Mondi, col solito nick. D'accordissimo col non perderci di vista.
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Il pilota, cioè la proprietà o chi l'ha rappresentata nell'ultimo anno e mezzo, pare che non abbia fatto granché durante il volo. Un gruppo editoriale che ancora oggi, nel proprio sito ufficiale, cita la proprietà del WD come se fosse un fiore all'occhiello. La decisione di affossare il forum dopo avere inserito nel management gente propria - che ha brillato per assenza - la dice lunga. Non voglio aggiungere altro, tanto come sono andate le cose l'hanno capito tutti. Ci vediamo dall'altra parte.
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Chi paga per un servizio, di qualsiasi genere, è un cliente e, in quanto tale, andrebbe assistito, non ignorato. Se non per una corretta politica aziendale, almeno per buona educazione. Purtroppo, per la maggior parte delle cosiddette agenzie di rappresentanza, le cose funzionano come nel tuo caso. Vale il principio imperante nella filiera spremi-aspirante: incassare e chissenefrega di tutto il resto.
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Condivido al 100%. Col lavoro gratuitamente prestato dallo Staff, il costo per il mantenimento del forum non può essere che ridicolmente basso. Non può essere questo il motivo dell'annunciata chiusura, ma si tratta sicuramente di ragionamenti imperscrutabili del gruppo Borè, forse le rivelazioni e le critiche relative al mondo dell'editoria infastidiscono qualcuno? Chissà, a questo punto tutto può essere. Come tanti - mi augurerei tutti, ma non è possibile, siamo troppi e molti non frequentano attivamente il forum - sono già migrato altrove, ma non si potrà traslocare l'enorme bagaglio di esperienze condivise in tanti anni di partecipazione di tanti. Auguro un buon 2021 a tutti, anzi no, non proprio a tutti, escludo chi potete facilmente immaginare. Mario Izzi, alias Cheguevara
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Questo trattamento "privilegiato" è almeno gratuito, o ti è toccato sborsare soldi? Così, tanto per avere un quadro completo. Ciao.
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Io, invece, colpevolmente, a volte faccio mio l'ignobile pensiero di Luigi XV: dopo di me, il diluvio.