
don Durito
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226 StrepitosoSu don Durito
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@Stemy, nel mio caso il primo contatto con loro è stata la loro mail dove mi comunicavano che erano interessati al mio libro
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se ti riferisci al Premio Dea Planeta, sì.
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Grazie per la solidarietà
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Questo comma me l'ero perso quando l'anno scorso ho partecipato al premio. Così il mio testo comprendeva due foto (una un maestoso fondoschiena di femmina, l'altra la foto dall'alto d'una cittadina latinoamericana) messe al bando, immagino, dalla giuria assieme al romanzo stesso. Con questo non voglio dire che se non avessi inserito le due foto incriminate la Sparaco non avrebbe vinto (ritengo abbia avuto altri e ben più solidi argomenti da opporre), ma che dovrei fare le cose meno in fretta e leggere con più attenzione i bandi dei premi
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Il corriere mi ha recapitato il pacco con copie del mio romanzo e devo dire che il manufatto risponde alle mie aspettative. La copertina già la conoscevo, e nel suo insieme il cartaceo mi ha fatto apprezzare la cura che la CE vi ha dedicato. Anche la dimensione dei caratteri (i font, per dire in barbarish) è quella a mio avviso giusta per la lettura.
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Up! Un racconto così lo merita. Facevo lo zapping qui e là tra i racconti quando ho letto "Münster" e ho aguzzato la vista. Quel periodo storico mi ha sempre incuriosito, ma per varie ragioni non ho mai fatto letture approfondite. Chissà che il tuo racconto - un bel racconto avvincente, da bersi tutto d'un fiato - non mi sproni a farlo, 'stavolta. In entrambi i casi l'uso del possessivo ("mie"; "mio") mi pare superfluo, ridondante. Possibile variante (della prima frase): "Le stringevo delicatamente il volto tra le mani". Anche "ormai" suona ridondante. Refuso. Refuso. Del "mi" già è stato detto. Perdonami la curiosità, ma come mai questo tuo interesse per Müntzer, Münster e i "Fratelli in Cristo" (vulgo "anabattisti")? Ciao y suerte
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Tanto per chiudere il cerchio, questo devo: il mio romanzo è uscito, devo ancora avere il cartaceo per spulciarlo un po', ma a vedere dal sito tutto pare in regola. Ottima esperienza (per scaramanzia aggiungo: finora)
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Perdona, ma non capisco. Quando si invia un testo a una CE, il testo dovrebbe essere già redatto. Semmai può iniziarsi un percorso di revisione-correzione testuale, ossia un editing.
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Dalla pubblicazione al macero il passo si fa sempre più breve. Non per scoraggiare ma è bene saperlo
don Durito ha risposto a Renato Bruno nella sezione Varie ed eventuali
Sì, è così. Ahimé. Non conosco la loro politica editoriale (di piccolo cabottaggio, comunque), né mi interessa saperla. Voltata pagina, guardiamo avanti -
Dato che la sig.ra Cucinella è di sesso femminile, si potrebbe anche ipotizzare che declina la parola pensando al suo genere
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Oggi ho licenziato le seconde bozze del mio romanzo. E insieme all'editor abbiamo definito anche l'immagine di copertina. La mia esperienza con questa CE è estremamente positiva. Dopo la firma del contratto, a inizio estate m'ero lasciato con la redazione con l'impegno di risentirci a fine estate. Conoscendo un po' la prassi delle CE, immaginavo che a quella data avrei dovuto sollecitare la CE per riprendere i contatti. E invece, con mio piacevole stupore, ai primi di settembre mi ha contattato la CE per dirmi che avrebbe iniziato l'editing del romanzo. E così è stato. Ho operato in stretto contatto con l'editor, il quale ha fatto un ottimo lavoro. Fino ad arrivare al risultato finale.
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Dalla pubblicazione al macero il passo si fa sempre più breve. Non per scoraggiare ma è bene saperlo
don Durito ha risposto a Renato Bruno nella sezione Varie ed eventuali
Una CE con cui ho pubblicato raconti nel dicembre 2018, mi ha comunicato a fine settembre che in magazzino erano giacenti alcune copie residue del libro, chiedendomi se volessi acquistarle (prezzo scontato) o se dovevano mandarle al macero. La seconda opzione implicava anche l'espunzione del mio libro dal loro catalogo. Ho preferito acquistare quelle poche copie. Le omaggerò ad amici. -
Vento_Da_Domare ha iniziato a seguire don Durito
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Ricevuto anch'io un contratto dalla CE dopo l'invio del manoscritto. Dalla mail di risposta dell'editore cui è allegato il conratto si evince ciò che qui hanno chiarito @simone volponi e l'editore. Ps.: contratto, a mio avviso, regolarissimo.
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Sì, anche a mio avviso è meglio questa versione. Ciao e suerte
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No, non sbagli @Poeta Zaza, però anche Baudelaire ha passato i suoi guai giudiziari, non certo per aver ucciso-stuprato ecc., ma per aver cantato quella che allora (e in parte ancor oggi) era ritenuta la "feccia" della società. E qui si aprirebbe l'annosa questione se sia più riprovevole cantare il male o farlo. Per certi versi questa questione è un po' quella posta da Brecht quando si domandava se sia più criminale fondare una banca o rapinarla.