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Reputazione Forum
7 NeutraleSu Don Chisciotte
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Non lo dice
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La mancia
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Grazie per gli ultimi due commenti. Me ne sono accorto solo ora, scusate. Alesten, quella "e" l'ho messa per dare più velocità all'azione, se avessi messo la virgola forse avrei rallentato. Comunque ottima la tua considerazione, grazie. La terrò a mente. In generale uso parecchio le "e", a me piacciono. I "si" è da un po' che cerco di diminuirli, questo lo faccio soprattutto quando correggo il testo. Il testo è molto fine a se stesso, l'ho utilizzato per "un esercizio della editautori", peccato solo che loro non mi abbiano segnalato nulla di nulla nel loro commento, solo una cosa che mi ha fatto capire quanto poco ne sanno di scrittura creativa. Grazie a tutti per i suggerimenti, vi vedo competenti e attenti. Ciao!
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Il posto più o meno sarebbe come quello. La radice, sì, dovrebbe uscire dalla sabbia, come in un bosco. Forse è improbabile che ci possa essere, dovrei informarmi. Non l'ho descritta prima perchè il protagonista non se ne accorge, e poi ci inciampa. Il tizio si alza, si alza quindi in piedi (credo che con la parola alzarsi quasi tutti intendano alzarsi in piedi) e poi si siede. Io la lancia gliela faccio protendere in avanti Comunque grazie mille per gli accorgimenti, anch'io reputo i dettagli molto impartanti. Ciao!
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Commenti, che bello... Il primo appunto che hai fatto: il cambio di soggetto repentino era per dare velocità alla caduta dei calzini. Secondo te è sbagliato? Secondo appunto: non l'ho capito tanto. Il personaggio cade a terra, poi afferra la radice che l'ha fatto cadere e la lascia subito. Dopo riprende il bastone. Terzo appunto: gli portò, lo portò quindi al protagonista, è riferito a lui. Questo punto comunque non mi convince. Quarto appunto: torce protese in avanti? mah... le torce di solito si tengono in alto, a quanto ne so. Una lancia con la punta infiammata è abbastanza comune. Quindi appunto: era per dare qualcosa di caretteristico alla foresta, qualcosa di fantastico ecc. il romanzo sarebbe appena iniziato... Sesto appunto: sì, la sterpaglia si spegne insieme a tutto il resto. Come fai a non capirlo? chiedo perchè se ti è chiaro che si spegne il resto non vedo la difficoltà per capire che anche la sterpaglia si spegne. Grazie e ciao.
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Commento: Sarebbe un incipit. E' stato un'esercizio seguendo determinate direttive. Non c'è seguito. Buttò le scarpe, i pantaloni, la camicia e le mutande nel falò. Si tolse anche i calzini, li riempì di sabbia e li gettò verso la luna e li inghiottì il mare. Si mise le mani nei capelli. Cazzo, i calzini no! Si diede il pugno sulla fronte, un altro e levò il capo al cielo. «Aiuto!» Prese il bastone dal falò, lo strinse a due mani e cominciò a correre, e cadde faccia a terra. Si alzò come svegliato dall’incubo e afferrò la radice, sbuffò e la lasciò. Si sedette a gambe incrociate, si grattò la barba, si sdraiò e chiuse gli occhi. Il vento gli portò l’odore della carne e del sangue, e con la sabbia lo seppellì. Aprì la bocca e inghiottì la sabbia e scosse il capo. Rotolò pancia a terra, sgranò gli occhi davanti alla foresta e tastando la sabbia attorno a sé prese il bastone. Sorrise mordendosi il labbro inferiore. Si alzò, corse al falò e accese il bastone. Si fece il segno della croce, si incamminò e salutò le stelle e la luna, il mare, il falò e la sabbia. Si lasciò alle spalle la prima schiera di alberi della foresta e come la lancia protese in avanti il bastone. Diede fuoco alla sterpaglia attorno all’albero e superò la loro seconda schiera. La terza. Sono come uno schieramento di soldati, deve essere stato un generale. Superò la quarta, la quinta, la sesta schiera. L’odore lo fermò. Sventolò il bastone spegnendo la fiamma. Pestò qualcosa di viscido. Avanzò di un altro passo. Si voltò. Il falò era spento, insieme al chiarore della stelle e della luna, insieme alla sterpaglia. Il vento cominciò a portargli delle gocce contro al petto, contro al viso, ne leccò una. Sangue. Sono vicini i miei compagni, li ho addosso, grazie dottor Moreau.
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E' inutile il "penetrante", il lettore conosce molto bene l'odore dell'erba appena tagliata, non c'è bisogno di sottolineare. Il lettore sa già che il personaggio sta osservando, sopra descrivi il paesaggio, quindi mi pare inutile il passaggio che ho evidenziato. Manca il verbo. Cambierei molto. Devi migliorare stilisticamente, cercare di limitare/non usare verbi come "osservare", "guardare", di cui fai largo uso, e altro. Comunque mi piace l'introspezione e il tema del tuo frammento, in stile Pavese.
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