bukowsky77 26 Segnala allo Staff Inviato 26 marzo 2011 ...e de "I Malavoglia" che mi dite? Io lo avrei dovuto leggere per scuola, in estate, in un periodo in cui non leggevo molto neanche per piacere personale...ricordo distintamente le parole che ho pensato mentre, a circa metà libro, decidevo di interromperne la lettura: "sto sprecando la mia vita" Chissà magari un giorno lo riprendo (anche se dubito fortemente). in effetti quando la Provvidenza è affondata con il suo maledetto carico di dannati lupini ho goduto come solo al terzo gol della Slovacchia al mondiale dello scorso anno... Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
deadcities 3 Segnala allo Staff Inviato 26 marzo 2011 O stai scherzando, o sei molto ma molto ma molto giovane, oppure non hai mai letto un buon libro. Madame Bovary e Cent'anni di solitudine sono due capolavori, chiamarli libri sopravvalutati è una bestemmia. Comunque fossi stato in heltskel, a leggere una risposta del genere, sarei un attimino sbottato anch'io. Certi dogmatismi dovrebbero essere estranei alla letteratura, e all'arte in generale: Fantozzi è liberissimo di dire che La corazzata Potëmkin è una cagata pazzesca. Le bestemmie (e i dogmi) lasciamole ai preti. Ma dogmatismi e dogmi de che? Non ci trovo nulla di dogmatico nel dire che una persona molto giovane non può apprezzare determinati testi. E' una cosa normalissima, perché fino a una certa età non si ha abbastanza sensibilità ed esperienza per apprezzare cose che con la maturità si apprezzano maggiormente. Non mi riferivo al "molto molto giovane" ma al "chiamarli libri sopravvalutati è una bestemmia". Bestemmia de che? Per chi? Chi l'ha deciso? Mi sembra che siano in molti a ritenere Madame Bovary un libro noioso, tutti giovanissimi presumo. E, ovviamente, eretici bestemmiatori. in effetti quando la Provvidenza è affondata con il suo maledetto carico di dannati lupini ho goduto come solo al terzo gol della Slovacchia al mondiale dello scorso anno... Ogni scusa è buona per andar contro la Provvidenza Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
NayaN 236 Segnala allo Staff Inviato 26 marzo 2011 Dire che Madame Bovary e Cent'anni di solitudine sono libri sopravvalutati per me è una bestemmia. Meglio ora? Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
deadcities 3 Segnala allo Staff Inviato 26 marzo 2011 Dire che Madame Bovary e Cent'anni di solitudine sono libri sopravvalutati per me è una bestemmia. Meglio ora? Yeah! Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alain.Voudì 12 Segnala allo Staff Inviato 27 marzo 2011 5. Memorie di Adriano Narciso e Boccadoro queste non le lascio passare nemmeno a una rossa... (guarda che ti banno dal mio universo letterario, sai?) -- Alain Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Don Chisciotte 8 Segnala allo Staff Inviato 27 marzo 2011 ecco i miei: siddharta il processo il grande amico il giocatore frankenstein Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Qwerty 18 Segnala allo Staff Inviato 27 marzo 2011 Frankenstein ha annoiato pure me, non sono mai riuscita a finirlo. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
deadcities 3 Segnala allo Staff Inviato 27 marzo 2011 A me invece Frankenstein era piaciuto! Ricordo che ce lo diede da leggere la prof. di italiano...su circa 25 studenti era piaciuto praticamente solo a 3/4 (...e io ero tra quelli ). Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Asceta da salotto 2 Segnala allo Staff Inviato 28 marzo 2011 I Malavoglia a me è piaciuto parecchio. Non ho sentito lo stesso piacere quando ho letto I Miserabili. Io avrei suggerito a Hugo di fare un bel riassunto. Quando lo leggi anche se salti tre o quattro pagine alla volta riesci comunque a seguire il filo del discorso, come succede con le puntate di Beautiful. Mentre il problema di Proust, secondo me, è la lunghezza del periodo che spesso disperde l'attenzione. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Velvetacid 20 Segnala allo Staff Inviato 22 aprile 2011 In questa discussione ho letto tra i i libri sopravvalutati La nausea Il processo La coscienza di zeno Cent'anni di solitudine. Cito questi perchè sono quelli che più mi hanno tramortito vedendoli in lista. Credo che il principio mentale che faccia dire queste assurdità, sia lo stesso per cui certa gente preferisca mangiare da McDonald piuttosto che farsi una buona mangiata di pesce in riva al mare. La bellezza perde di significato e ci si accontenta di brutture vomitevoli ( twilight, moccia, il codice da vinci e altre schifezze innominabili) Perchè....perchè....perchè??????????? ...che vi devo dire...sarà colpa del grande fratello e di Maria de Filippi....dovrò dare la colpa a qualcuno no? Rinsavite...vi prego... Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Nanni 1.090 Segnala allo Staff Inviato 22 aprile 2011 Il Gioco delle perle di vetro l'ho finito per puntiglio, Narciso e Boccadoro l'ho mollato dopo tre capitoli, Il lupo della steppa ho evitato di cominciarlo. Evidentemente ho dei problemi con Hesse. Eppure il primo suo libro che ho letto, Pellegrinaggio in oriente, mi era piaciuto. Ma riletto a distanza di anni l'ho trovato piuttosto banale. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Creepshow 61 Segnala allo Staff Inviato 10 giugno 2020 Montalbano di Camilleri Cinquanta sfumature di grigio di James I promessi sposi di Manzoni Il Codice da Vinci di Dan Brown Il racconto dell'ancella di Margaret Atwood Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Emanuele72 72 Segnala allo Staff Inviato 1 luglio 2020 Provo a dire la mia. Essendo una valutazione estremamente soggettiva, provo a fissare alcune semplici regole: - prima regola: il libro deve essere stato letto interamente; - seconda regola: il libro deve avere aspirazioni letterarie; - terza regola: motivare l'inserimento nella classifica. Mi rendo conto, a questo punto, che tutto questo limita grandemente la mia scelta perché esclude automaticamente tutti i libri che ritengo proprio illeggibili e nei quali, pertanto, non sono andato oltre poche pagine: Ulisse di Joyce, per fare un esempio. In ogni caso, attenendomi alle mie ferree regole, ho stilato questa classifica: 1) I promessi sposi (Motivazione: non si può non ritenerlo sopravvalutato anche se, dopo aver scritto il mio primo e finora unico romanzo, ho rivalutato molta della tecnica narrativa del Manzoni. La storia è però veramente noiosa, l'intervento della Provvidenza per me è nauseante.) 2) Baudolino (Motivazione: ho adorato Eco per Il pendolo di Foucault, ho apprezzato discretamente L'isola del giorno prima, ho visto solo il film de Il nome della rosa - quello con Sean Connery, non il remake insipido andato in onda un anno fa- e mi appassionai. Baudolino però è un romanzo discretamente avvincente nella prima metà, mentre diventa del tutto insopportabile nella seconda. Se non si fosse chiamato Umberto Eco, credo che un libro del genere avrebbe avuto seri problemi a farsi pubblicare da una Casa editrice di livello alto.) 3 e 4) Due posizioni occupati da un autore contemporaneo che in genere mi piace molto, altrimenti non sarei riuscito a leggere fino in fondo i suoi libri. "L'inverno del mondo" e "Mondo senza fine" di Ken Follett. La motivazione è unica per entrambi: discreti di per sé, diventano sopravvalutati in quanto costituiscono il secondo capitolo di due saghe e sono sostanzialmente fotocopiati dai primi, con personaggi diversi o con gli stessi personaggi invecchiati non fa differenza. Tra i due leggermente peggio Mondo senza fine perché, a differenza de I pilastri della Terra, mi è sembrato molto noioso. 5) Il trono di spade. (Il primo libro della saga, l'unico che ho letto) Lo so, qui sono andato contro una delle regole che mi ero imposto: il libro non credo che abbia aspirazioni letterarie ma solo commerciali, però non posso non considerarlo molto sopravvalutato. Carino sì, ma niente di più. Non ho visto la serie televisiva. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
massimopud 1.999 Segnala allo Staff Inviato 1 luglio 2020 (modificato) Questi sono cinque tra i romanzi più sopravvalutati da me, quindi penso che possano rientrare nello spirito di questa discussione. 1) L'uomo che fu Giovedì - G.K. Chesterton. - Perché i sei cospiratori agli ordini del fantomatico Sunday sono una delle più strane sette mai concepite. 2) Le guide del tramonto - A. Clarke - Perché il momento in cui i diavoli escono dall'astronave è indimenticabile. 3) Grazie, Jeeves - P.G. Wodehouse - Perché ringrazierò per sempre Wodehouse di aver creato Jeeves e Bertie. 4) Roughing it - M. Twain - Perché secondo me è il vero capolavoro di uno dei più grandi umoristi di sempre. 5) Viaggio nelle Cevennes in compagnia di un asino - R.L. Stevenson - Perché è un piccolo libro che trabocca di voglia di vivere. Modificato 1 luglio 2020 da massimopud Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
SeeEmilyPlay 1.422 Segnala allo Staff Inviato 9 novembre 2020 Ho trovato un aggiornamento per questa discussione, metto qui il link: https://librinovitaeultimeuscite.altervista.org/i-12-libri-piu-sopravvalutati-secondo-alcuni-lettori/ Questo elenco non mi trova completamente d'accordo, per esempio non mi dovete toccare Cime tempestose, mentre per Baricco trovare una porta sfondata, e anche per Cent'anni di solitudine e, dai, Giovane Holden ha avuto una brutta traduzione italiana, ma credo che in inglese possa avere un suo appeal, mi dicono, ma non mi sono ancora cimentata. Potrei aggiungere, tra i sopravvalutati, di mio: Promessi sposi, Pinocchio, Libro Cuore, La Recherche, Fabio Volo, De Carlo e Piperno. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti