Solitèr 28 Segnala allo Staff Inviato 11 ottobre 2020 Potessi morire senza accorgermene in un millesimo di secondo come muore un profondo sbadiglio a tarda sera capace di farti chiudere gli occhi ancora una volta. E scivolare via come polvere che la pioggia porta via, che assorbe la terra rinascere erba, che secca e muore rinasce a primavera del colore sempre verde della speranza Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Isflores 4 Segnala allo Staff Inviato 12 ottobre 2020 @Solitèr òla. Sarebbe veramente bello morire con la dolce e liberatoria sbadigliata. L'insieme dei versi sono semplici, alla tua maniera. Sempre tanto sconforto che porta alla rinascita, grazie alla sempre verde speranza. Ottimo pensiero. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Isflores 4 Segnala allo Staff Inviato 13 ottobre 2020 @Isflores ciao. Grazie a te Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
eterea libellula 41 Segnala allo Staff Inviato 14 ottobre 2020 Ciao! Mi piacerebbe analizzare la tua poesia. Il 11/10/2020 alle 10:33, Solitèr ha scritto: Potessi morire senza accorgermene in un millesimo di secondo come muore un profondo sbadiglio a tarda sera capace di farti chiudere gli occhi ancora una volta. ll voler morire senza rendersi conto, rafforzato dalla similitudine dello sbadiglio che muore, mi lascia addosso una dolce tristezza. L'atmosfera iniziale è calata in una dimensione di soave abbandono, lo rimanda l'immagine di chiudere gli occhi a tarda sera. Tuttavia questa tristezza è solo transitoria perchè in lei c'è il seme della rinascita. Il 11/10/2020 alle 10:33, Solitèr ha scritto: E scivolare via come polvere che la pioggia porta via, che assorbe la terra rinascere erba, che secca e muore rinasce a primavera del colore sempre verde della speranza La similitudine della polvere che viene portata via dalla pioggia che, attraverso il ciclo naturale, scandito dai termini assorbe la terra/rinascere erba/secca e muore rinasce a primavera, crea l'immagine del cerchio della vita, facendosi portatore così in modo semplice, naturale di un messaggio di speranza. Inoltre il colore verde da concretezza per un finale di poesia positivo e di conforto, perchè tutto scorre, si trasforma e nasce nuova vita. In conclusione la tua poesia mi è piaciuta, semplice ed evocativa, vuole trasmettere fiducia. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Milarepa 106 Segnala allo Staff Inviato 18 ottobre 2020 se si muore incoscienti si perde una gran cosa perchè nel terribile c'è anche bellezza mentre nell'oblio dell'incosciente l'attimo celeste della dipartita rinuncia al suo valore. l'attimo del morente custodisce forse dentro di sè il cuore dell'esistere e dunque rinunciare a questo cuore per amore di una nascondente quiete non credo sia un bene. se ci facciamo sedurre dall'ozio del nostro primo vantaggio diventiamo i servi di una misura che rende piccolo il mondo e ingrata la nostra vita. La vera importanza della vita, infatti, non elogia la quiete di ciò che ci rassicura e calpesta il nostro vantaggio in modo rigoglioso. vedere la Bellezza dietro la notte del nostro vantaggio calpestato dagli eventi è uno strano diritto ereditato dalla nostra segreta parentela col silenzio. non possiamo sopportare troppa bellezza e per questo veniamo invasi dalla paura quando il tempo assegnato scade e le ombre sembrano calare sulla nostra esistenza come messaggere del Nulla che dissolve ogni cosa. potessi aprire bene gli occhi quando giunge la Morte e donarli al silenzio per divenire degna preda della Bellezza che uccide ogni nome. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
AzarRudif 25 Segnala allo Staff Inviato 22 ottobre 2020 Salve @Solitèr Il 11/10/2020 alle 10:33, Solitèr ha scritto: Potessi morire senza accorgermene Morire in uno sbadiglio? Troppo comodo per chi si è arrogato il diritto di regolare la nostra esistenza. Preferisco attenderlo senza sbadigliare e guardarlo in faccia. Anche se si tratta di un "andazzo" naturale dovrà sopportare il fatto che qualcuno non è d'accordo a subire decisioni altrui. Forse, è giunto il momento che capisca che consideriamo inutile un protocollo dell'esistenza che prevede un altalenarsi tra modi diversi di esistere. Oppure, potrebbe essere una situazione piacevole e con i suoi vantaggi, ma l'altalenarsi tra vita e morte dovrebbe essere una libera decisione di chi dovrebbe autogestirsi... Il 11/10/2020 alle 10:33, Solitèr ha scritto: rinascere erba, Anche la rinascita dovrebbe essere per scelta I versi descrivono questo andamento dell'esistenza fatto di morte e rinascita rivestito da un velo che si chiama speranza e che viene alzato per rendere accettabile un qualcosa che, alla fine, subiamo con un noioso sbadiglio. Indubbiamente, versi che provocano molte considerazioni o, forse, sono andato fuori tema Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Stefano Verrengia 4 Segnala allo Staff Inviato 7 novembre 2020 Il 11/10/2020 alle 10:33, Solitèr ha scritto: Potessi morire senza accorgermene in un millesimo di secondo come muore un profondo sbadiglio a tarda sera capace di farti chiudere gli occhi ancora una volta. E scivolare via come polvere che la pioggia porta via, che assorbe la terra rinascere erba, che secca e muore rinasce a primavera del colore sempre verde della speranza Ciao, partiamo spediti. Trovo assolutamente interessante la similitudine iniziale. Potessi morire senza accorgermene in un millesimo di secondo come muore un profondo sbadiglio a tarda sera capace di farti chiudere gli occhi ancora una volta. Anche il ritmo dei versi, ben cadenzato, dà la sensazione di scivolare in un "sonno mortale" ma, al contempo, che dona ristoro. Il verso "come muore un profondo sbadiglio a tarda sera" è veramente inciso nella roccia, tanto è ben incastrato nella prima frase. E scivolare via come polvere che la pioggia porta via, che assorbe la terra rinascere erba, che secca e muore rinasce a primavera del colore sempre verde della speranza Da qui in poi, però, la poesia perde completamente lo slancio iniziale. Le similitudini diventano inefficaci, banali, con una chiusa che rovina l'eccellente lavoro fatto nella prima frase. Una "volontà di rinascita" espressa con immagini concatenate che trovo assolutamente mal utilizzate, poco originali, quasi come fossero state buttate lì a caso senza alcuna rifinitura, rilettura più attenta dell'opera. Trovo che la partenza sia ottima, ma penso che tu non abbia rifinito il componimento: scritto, piaciuto, pubblicato. Solo Mozart non rivedeva i suoi spartiti, si dice . Ovviamente è il mio pensiero e potrei sbagliarmi, ma la seconda parte è decisamente meno efficace della prima. A rileggerti. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti