Dorian Gray 1 Segnala allo Staff Inviato 1 maggio 2010 Mi servirebbero delle informazioni sulla filosofia Epicurea. I punti principali di questa e soprattutto la concezione dell'amore. A scuola ricordo di aver studiato che per loro il rapporto tra due persone doveva solamente essere soltanto "carnale" in moodo da dar pace ai sensi ma era abolito il legame amoroso perchè "rendeva schiavi". È così? Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Nicephore 16 Segnala allo Staff Inviato 1 maggio 2010 Se ciò che rimembro è giusto... Nella concezione epicurea si parla di "Sensismo", ovvero quel principio per cui la sensazione (ovvero ciò che passa attraverso i sensi) è criterio di verità, e in quanto verità di "bene". Indi per cui, il piacere è un bene, in quanto non solo viene percepito dai sensi, ma all'uomo dà sensazioni di benessere. In modo molto semplice si può dire che ciò che dà benessere è ciò che è buono. Detto questo, poi v'è la concezione del mondo come "riassunto" o "schema" dato dalla moltitudine di sensazioni che dall'uomo vengono percepite. In definitiva, sia per i concetti più banali che per quelli più profondi, l'uomo cresce, scopre e studia il mondo attraverso l'esperienza che regala lui non solo la capacità di distinguere le "cose del mondo", ma di "possederle" ovvero di comprenderne la forma, l'utilità, la pericolosità ecc ecc, arrivando a non aver più bisogno dell'oggetto in sè di fronte per riconoscerlo, poichè esso sarà capace di ricostruirlo mentalmente, attraverso appunto l'esperienza. Questo è ciò che ricordo, in definitva, è VERO tutto ciò che i nostri sensi percepiscono! Dovrebbe essere questo ciò che ti serve, giusto? Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Dorian Gray 1 Segnala allo Staff Inviato 2 maggio 2010 Anche questo, sì. Grazie per le tue informazioni. Mi farebbe piacere soprattutto sapere la posizione dell'epicureismo verso l'amore tra due persone (quello platonico, affettivo -per intenderci-) era un male? Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Segnala allo Staff Inviato 2 maggio 2010 L'epicureismo prevede il tetrafarmcaco, per curare le paure degli uomini: -dell'aldilà, che non esiste in quanto l'anima è mortale -degli dei, che se esistono stanno negli intermundia e non si curano di noi -della morte(quando ci siamo noi lei non c'è e quando c'è lei non ci siamo noi) -del dolore, il quale se acuto è passeggero(e porta alla morte o alla guarigione), se cronico diventa comeuna seconda natura. Inoltre divide i piaceri in tre categorie: -Naturali e necessari(bere mangiare dormire e amicizia) -Naturali e non necessari(il sesso, mangiare meglio, bere meglio etc) -Non naturali e non necessari sono tutti quyelli che implicano competizione per ottenerli, come il potere e la ricchezza. I primi vanno perseguiti pena la morte(senza mangiare bere dormire o amicizia si muore). I secondi vanno perseguiti unicamente se portano più piacere della fatica necessaria a raggiungerli. i Terzi non vanno nemmeno presi in considerazione. Quindi si, il sesso va perseguito ma con moderazione e l'amore, inteso come rapporto di coppia, è destabilizzante per la tranquillità e atarassia del saggio. BRADIPINO Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Dorian Gray 1 Segnala allo Staff Inviato 2 maggio 2010 Era proprio quello che cercavo. Grazie mille a entrambi Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Palamede2000 2 Segnala allo Staff Inviato 30 ottobre 2010 Ciao, l'epicureo non ricerca il massimo del piacere, ma il minimo del dolore. Così mi pare, almeno. Ciao! Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
marduk 2 Segnala allo Staff Inviato 31 ottobre 2010 Oh gesù, non sapevo di essere Epicureo. Presto, altra birra! Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
(n)Euro 44 Segnala allo Staff Inviato 4 marzo 2011 Ciao, l'epicureo non ricerca il massimo del piacere, ma il minimo del dolore. Così mi pare, almeno. Ciao! Non è esattamente così. "Piacere" e "dolore" sono assenti nell'epicureismo. E' una sorta di stoicismo fondato sulla "soddisfazione". Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Palamede2000 2 Segnala allo Staff Inviato 5 marzo 2011 Ciao, l'epicureo non ricerca il massimo del piacere, ma il minimo del dolore. Così mi pare, almeno. Ciao! Non è esattamente così. "Piacere" e "dolore" sono assenti nell'epicureismo. E' una sorta di stoicismo fondato sulla "soddisfazione". Ciao, sicuramente ne sai più di me, ma relata refero: cioè dillo a Luciano De Crescenzo. Vedi i Pensieri di Bellavista. Mi pare che lì dica quello che ho scritto, non parola per parola, però... Può pure essere che essendo un divulgatore, per renderesi semplice, intellegibile, abbia usato termini "impropri". Una cosa la so: De Crescenzo di filosofia ne sa. Grazie della tua precisazione. Ciao! Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
(n)Euro 44 Segnala allo Staff Inviato 6 marzo 2011 Non sono la persona giusta per parlare di De Crescenzo... cred che lui abbia studiato approfonditamente i manuali di Abbagnano-Fornero, ma non sono certo della sua preparazione nella metafisica antica e medievale... Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Palamede2000 2 Segnala allo Staff Inviato 6 marzo 2011 Non sono la persona giusta per parlare di De Crescenzo... cred che lui abbia studiato approfonditamente i manuali di Abbagnano-Fornero, ma non sono certo della sua preparazione nella metafisica antica e medievale... Ciao, non discuto con te di filosofia perché sono troppo ignorante in materia, purtroppo. Ma quindi non stimi molto il vecchio Luciano?... De Crescenzo è di certo una persona intelligente, non sono però in grado di giudicare la sua preparazione, lo ammetto. Insomma, per te non è molto preparato? Comunque, Abbagnano era uno in gamba e io ce li ho i suoi manuali, non so se ciò sia un merito o un demerito ai tuoi occhi, però ce li ho. Fammi sapere, sempre se hai voglia, un tuo parere su De Crescenzo divulgatore/filosofo, anche se lui, da vecchia volpe, non si è mai definito un filosofo. Ciao e fammi sapere! Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
(n)Euro 44 Segnala allo Staff Inviato 6 marzo 2011 Non sono la persona giusta per parlare di De Crescenzo... cred che lui abbia studiato approfonditamente i manuali di Abbagnano-Fornero, ma non sono certo della sua preparazione nella metafisica antica e medievale... Ciao, non discuto con te di filosofia perché sono troppo ignorante in materia, purtroppo. Ma quindi non stimi molto il vecchio Luciano?... De Crescenzo è di certo una persona intelligente, non sono però in grado di giudicare la sua preparazione, lo ammetto. Insomma, per te non è molto preparato? Comunque, Abbagnano era uno in gamba e io ce li ho i suoi manuali, non so se ciò sia un merito o un demerito ai tuoi occhi, però ce li ho. Fammi sapere, sempre se hai voglia, un tuo parere su De Crescenzo divulgatore/filosofo, anche se lui, da vecchia volpe, non si è mai definito un filosofo. Ciao e fammi sapere! Semplicemente credo che De Crescenzo abbia una preparazione che va poco oltre il "Liceale", ma essendo dotato di ottime capacità esplicative è in grado di apparire come un grande sapiente. Non è uno storico della filosofia, non è un filosofo, non è un filologo, non è uno soriografo... è un romanziere (con una verve "buffa", non comica) appassionato di filosofia, tutto qui. Questo è il mio pensiero, eh, sia chiaro! Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti