Nanni Segnala allo Staff Inviato 9 maggio 2012 Petali di papavero ho lasciato cadere Come sangue di carta sull’erba Inseguendo il sonno. commento: Al mattino Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Hearts Segnala allo Staff Inviato 11 maggio 2012 Non lo so perchè ma mi ricorda un haiku; forse perchè in quelli che mi è capitato di leggere ricorrono spesso elementi della natura e qui abbiamo il papavero. Nella sua brevità mi è piaciuta molto . Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Nanni Segnala allo Staff Inviato 11 maggio 2012 Credo che concettualmente sia davvero simile a un haiku. Le battute non le ho contate, quindi non so se lo sia anche come struttura, non credo. Sono contento che ti sia piaciuta e ti ringrazio. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Vale Segnala allo Staff Inviato 11 maggio 2012 (modificato) No, L'haiku è un componimento di diciassette sillabe, divise in tre versi di cinque, sette e cinque ciascuno. Inoltre, se non sbaglio, gli haiku non hanno titolo. Ma ci sono gli elementi naturali, la stagione, la descrizione delle suggestioni provocate dalla natura, appunto. (se sbaglio, correggetemi!) La tua poesia mi piace molto, anche se ho provato una certa inquietudine nell'accostamento di sangue e sonno (del resto era uno dei temi del racconto per mezzogiorno d'inchiostro, se ricordi). I papaveri sono i miei fiori preferiti, e la loro effimerità si adatta bene al concetto di insonnia. È un bell'accostamento. Modificato 11 maggio 2012 da Vale Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Nanni Segnala allo Staff Inviato 11 maggio 2012 Sì, ne ero praticamente certo. Grazie Vale, mi spice per l'inquietamento, ma ho visto quei petali sparsi sull'erba e non ho potuto fare a meno di pensare al sangue. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Vale Segnala allo Staff Inviato 11 maggio 2012 Ma non è una cosa negativa XD Mi piace quando quello che leggo non mi lascia indifferente, in qualsiasi senso ^_^ Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite D.Emergente92 Segnala allo Staff Inviato 11 maggio 2012 La trovo un pò breve come poesia. Però non è male. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Nanni Segnala allo Staff Inviato 11 maggio 2012 Sì, certo, è breve, ma ce ne sono anche di più brevi. Grazie per la lettura e il feedback, Demergente. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Sara90 Segnala allo Staff Inviato 11 maggio 2012 L'idea dei petali di papavero sangue di carta è geniale, a mio parere. Rende perfettamente la fragilità dei petali di papavero, che cadono lentamente. Ovviamente l'idea è legata all'insonnia. Comunque ti consiglierei di venire dalle mie parti. Mio fratello l'altro giorno se n'è tornato da un giro in campagna con un papavero viola. Quando ero piccola ne crescevano tantissimi, ora sono diminuiti. Ma a quanto pare ne sono sopravvissuti un po' Quelli sì che ti fanno dormire A parte tutto, una poesia molto bella e curata, non ho nulla da dire u_u Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Marco X. Segnala allo Staff Inviato 11 maggio 2012 È notevole l'immagine dei papaveri come sangue di carta, sì, e tu pari esserne consapevole: ho una certa sensazione che mi fa sentire quell'immagine come il cuore della poesia, mentre tutto il resto pare ruotarci intorno. Eppure rileggo e non mi sembra più che sia così, perché la diversità delle immagini proposte, oserei dire, svia. Mi sento in obbligo di complimentarmi per la musica della poesia, con allitterazioni in consonanti che di solito sento come fastidiose, ma in realtà molto piacevole. La mia riserva è riguardo al messaggio oscuro, strozzato dal carattere che avverto come criptico del pezzo in generale. Quindi anche la bellissima immagine dei papaveri mi sembra, infine, gratuita. Ma questo è di sicuro un limite mio. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Nanni Segnala allo Staff Inviato 11 maggio 2012 Papaveri viola? Ma sono proibiti! (Manda semi se ne hai) Marco, l'unica cosa che possa dirti è che si tratta di una poesia basata sull'osservazione (della natura). In questo senso sì, è fine a se stessa, come uno sguardo casuale dato a una foglia o a un insetto che genera una breve associazione di idee. Poi può coinvolgere o meno, piacere o infastidire, apparire originale oppure scontata. Semplicemente è uscita fuori così. Ti ringrazio, come ringrazio Sara, per la lettura e il commento. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Sara90 Segnala allo Staff Inviato 12 maggio 2012 Papaveri viola? Ma sono proibiti! (Manda semi se ne hai) Crescono spontanei Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Hearts Segnala allo Staff Inviato 12 maggio 2012 ggiungo al mio commento che i tuoi versi mi ricordano l'immagine del fiore reciso che i greci e latini usavano molto, tanto da essere un topos letterario; il fiore era spesso rosso o purpureo, richiamando l'idea del sangue e la caducità della vita... mi pare che omero usi proprio il papavero, ma anche altri. Lo so che tu esprimi una cosa diversa nella tua breve poesia, ma mi ha fatto tornare in mente questo . Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Hearts Segnala allo Staff Inviato 12 maggio 2012 ggiungo al mio commento che i tuoi versi mi ricordano l'immagine del fiore reciso che i greci e latini usavano molto, tanto da essere un topos letterario; il fiore era spesso rosso o purpureo, richiamando l'idea del sangue e la caducità della vita... mi pare che omero usi proprio il papavero, ma anche altri. Lo so che tu esprimi una cosa diversa nella tua breve poesia, ma mi ha fatto tornare in mente questo . volevo dire Aggiungo Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Nanni Segnala allo Staff Inviato 12 maggio 2012 Qui il sangue è di carta, questo dovrebbe essere sdrammatizzante ma, alla fine, non so se lo sia davvero. Grazie per la lettura e il commento, life_wish. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Carla Barbara Segnala allo Staff Inviato 12 maggio 2012 "Come il giacinto sui monti calpestano sotto i piedi i pastori, e a terra giace il purpureo fiore..." Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Carla Barbara Segnala allo Staff Inviato 12 maggio 2012 Di Saffo. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
pascal Segnala allo Staff Inviato 13 maggio 2012 L'ho letta a lungo e proprio perché è breve è più facile ragionarci. La prima impressione: bella ma c'è qualcosa che non mi torna. Poi ho capito, cosa. E' che per me i papaveri sono allegri. E' vero che vengono utilizzati per commemorare i caduti nelle guerre, e sono simbolo dell'oblio; e in questo senso all'origine della tua poesia ci sono motivi per così dire classici. Ma per me i papaveri sono quelli di Monet. Scusa per questo commento un po' soggettivo Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Nanni Segnala allo Staff Inviato 14 maggio 2012 Credo che la percezione soggettiva sia importante, nell'interpretare una poesia. Ciascuno ha, come dire? le sue gabbie simboliche. Personalmente non volevo essere nè allegro né triste, semplicemente il rosso è il colore del sangue e questa è la prima associazione che mi è venuta in mente. D'altra parte si tratta di sangue di carta, a me rimanda piuttosto alla carta crespata che spesso s'usa per colorare le uova a Pasqua. Grazie della lettura e del commento. E grazie anche a Carla per Saffo. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti